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11 ottobre, Padova


Franco Rotelli
Vivere senza manicomi. L’esperienza di Trieste
con Massimo Cirri

domenica, 11 ottobre 2015, ore 19.00

Palazzo Moroni - Sala Paladin

via VIII Febbraio

Padova

Franco Rotelli, psichiatra, è presidente della Commissione Sanità del Friuli Venezia-Giulia, ha vissuto direttamente l'esperienza triestina che ha portato alla Legge 180 e ha sancito la chiusura dei manicomi. La realtà friulana, che nel 2013 ha avuto 10 internati a fronte dei 279 della Lombardia, consente probabilmente più facilmente soluzioni nello spirito dell'istituzione aperta. Si possano esportare anche in realtà più complesse e articolate. L'Italia è in un momento molto difficile, di regressione politica, culturale, economica. E' la situazione che vediamo ogni giorno. Da dove ricominciare? Ricominciamo da questo libro.


L’istituzione inventata

Almanacco Trieste 1971–2010

a cura di Franco Rotelli

2005, pp. 328 illustrato a colori, € 29.00

ISBN 978-88-7223-234-7

 

Questo libro dispiega quel che un vasto gruppo di persone ha in parte fatto in parte tentato di fare, lavorando a Trieste dapprima con Franco Basaglia e poi per altri trent’anni dopo la sua morte.

Attorno alla questione dei manicomi e via via dei servizi che vennero allestiti per superarlo, cresce poi questa esperienza dentro il più generale sistema sanitario della città.
Tuttora viva e ampia la sua risonanza internazionale, si vuol qui fissarne una parte di memoria, convinti della sua attualità.
Nonostante volute e dovute pedanterie (su nomi ed episodi) e mai asettiche puntigliosità, piacerebbe immaginare che questa storia sia di qualche suggestione ai più giovani. Stimolo a intraprendere, voglia di creare collettivi di azione, capaci di dar senso a una vita, a tante vite attorno a quelle allusioni a “uguaglianza, libertà e fraternità” cui resta ancorato quanto qui ricordato.

Citato qui, Enzo Paci sottolineava (1968) con la matita rossa: “La contraddizione tra istituzioni chiuse e istituzioni aperte è forse la dialettica fondamentale della nostra epoca.”

 

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