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Ecco il "Cristallo" on line


 

Ecco il "Cristallo" on line

Una light edition del numero di aprile/maggio con interventi di politica, pandemia, cultura e società

Emergenza corona virus ma non paralisi.

Anzi, “Il Cristallo”, la rivista diretta da Carlo Bertorelle, si propone in un’inedita versione online consultabile nel sito www.altoadigecultura.org, rinviando ad autunno l’appuntamento con il doppio numero cartaceo, mentre rimane attiva la pagina web dedicata alle recensioni di libri e di spettacoli.
E di epidemia nella sua ricaduta locale si parla in vari contributi, tanto che nel suo editoriale il direttore scrive: «Siamo sempre stati a fianco delle autonomie e dell'autogoverno, bisogna però capire se nelle competenze speciali della Provincia di Bolzano ci sia anche quella di governare un problema di salute pubblica e di sicurezza di queste dimensioni e se ne abbia la capacità». Non senza aver ricordato che l'emergenza, come una cartina di tornasole, ha ulteriormente portato alla luce scelte politiche sbagliate fatte in Italia nel corso degli ultimi venti, trenta anni.

Spetta a Maurizio Ferrandi la cronaca della "politica altoatesina al tempo della pandemia”, condotta con particolare attenzione al turismo, alle difficoltà e carenze della sanità pubblica, ai rapporti con il Trentino e con Roma. Guardano all’Europa i contributi di Mario Telò da Bruxelles, che ricorda come già Delors e Spinelli avessero invocato un più ricco bilancio comune europeo per superare gli egoismi nazionali, risultato che in qualche modo si è raggiunto nel Consiglio europeo del 23 aprile; e di Lucio Giudiceandrea, pungente nell’aprire un confronto tra il dramma odierno e le grandi tragedie storiche del 900 e di oggi, come quella africana affrontata con rigore dall’intervento di Franco De Giorgi.
Con gli scritti di Arnaldo Loner e Massimo Bertoldi si guarda al passato: il primo si sofferma su due testi di Lodovico Antonio Muratori che si presentano ricchi di suggerimenti su come affrontare la peste da un punto di vista sanitario con soluzioni di isolamento sociale non troppo diverse dalle nostre; il secondo si sofferma sull’“Epistola della peste” scritta da Niccolò Machiavelli nel 1523 in una Firenze gravemente colpita ma dove i suoi abitanti vivono anche amori boccacceschi.

La seconda parte di questo “Cristallo” si apre con la bella cronaca di Franca Eller dedicata all'ultima conferenza in pubblico prima del blocco: la presentazione, il 5 marzo al Circolo Cittadino di Bolzano, del libro “Montesquieu: eine Perspektive” di Antonio Merlino. Seguono il ricordo di Giancarlo Bertoni, qualificato batterista bolzanino, vissuto poi a Padova e a New York, e qui scomparso due mesi fa vittima del coronavirus, firmato da Paolo Crazy Carnevale che si sofferma anche su Ennio Dalpiaz, figura di spicco della cultura musicale alternativa locale. Nel ricordo di personaggi che hanno lasciato un grande vuoto compare anche il ritratto di Carla Lazzerini, insegnante e maestra di vita, che "avrebbe ora compiuto 100 anni" come ci dice Alma Zanfrà in questa pagina.
Dopo la presentazione della nuova edizione di Trentofilmfestival da parte di Robert De Martin, si legge l’analisi della rivista provinciale “Scripta manent”; qui non manca la denuncia di alcuni gravi limiti nelle politiche culturali locali, nonostante le ragguardevoli performances di buona parte delle istituzioni culturali e dell'associazionismo diffuso. Infine, la consueta sezione delle recensioni occupata dai contributi di Eugen Galasso che parla di “Die Temperaturen der Wahrheit. Ein Lesebuch” di Peter Oberdorfer (Alpha Beta) e di Federica Falanga, attenta lettrice di “Streghe. Storie di donne indomabili dai roghi medievali a #metoo” di Mona Chollet (Utet).


 

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