presentano un omaggio a
ANITA PICHLER
lunedì, 10 ottobre 2016, ore 18.00
Biblioteca Civica Cesare Battisti
via Museo 47
Bolzano
Presentazione della nuova edizione di
Anita Pichler
Traduzione dal tedesco di Valentina Di Rosa
2016, 128 pp., € 12,00 | ISBN 978-88-7223-263-7
Le ore spirano nella clessidra, il tempo striscia lungo i muri e le torri. L’ombra misura il tempo, avrebbe detto Oswald, la sabbia l’ora. Noi non cogliamo più il senso delle ore, abbiamo sovrapposto l’ora e il tempo.
con
Sabine Gruber, scrittrice
Renate Mumelter, giornalista
Brunamaria Dal Lago Veneri, scrittrice
Intervento musicale: Marcello Fera
Anita Pichler (*28 gennaio 1948 Merano, †6 aprile 1997 Bolzano) fu la prima scrittrice sudtirolese del dopoguerra la cui fama varcò i confini della terra natia. La sua prosa è meticolosa e al contempo poetica, in cui nessuna parola è lasciata al caso.
La vita di Anita Pichler fu segnata dal continuo movimento, dagli spazi tra i confini, dalla diversità di luoghi, di lingue e di sistemi politici. Dopo l’infanzia passata tra Scena, Merano e Solda a 16 anni andò a Trieste per frequentare una scuola superiore, cui seguì und laurea in Slavistica e Germanistica alla Ca’ Foscari di Venezia.
Nel 1978 si trasferì alla Humboldt-Universität di Berlino Est. Tornò a Venezia come lettrice all’Università. Nel 1986 dopo la pubblicazione del suo racconto Die Zaunreiterin per la casa editrice Suhrkamp lasciò l’incarico di lettrice per dedicarsi esclusivamente alla scrittura.
Nel 1989 pubblicò Wie die Monate das Jahr sempre con Suhrkamp, l’unico racconto tradotto anche in italiano. Seguirono Die Frauen aus Fanis (Haymon 1992), Beider Augen Blick (Haymon 1992). Nel 1996 pubblicò con Suhrkamp la traduzione di I sassi di Pantalica (Die Steine von Pantalica) dell’autore siciliano Vincenzo Consolo.
Morì a soli 49 anni a seguito di una malattia. La sua tomba si trova al cimitero di Solda.