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EVENTI E PRESENTAZIONI

13, 14, 15 maggio, Venezia


Festival dei Matti 2016
Settima Edizione
Nel nome degli altri
13- 14-15  Maggio
Venezia
www.festivaldeimatti.org

 



venerdì, 13 maggio 2016, ore 10.00
Teatrino di Palazzo Grassi
Campo San Samuele, San Marco 3231

Follie di guerra

Incontro con Bruna Bianchi, Gloria Nemec, Peppe dell’Acqua

 

Gloria Nemec

Dopo venuti a Trieste
Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970

Un percorso particolare dei giuliano-dalmati arrivati a Trieste nel dopoguerra vedeva ilmanicomio come possibile ed estremo approdo di questi esuli.
Questo lavoro di Gloria Nemec analizza per la prima volta le fonti medico psichiatriche nel grande Ospedale psichiatrico provinciale Andrea di Sergio Galatti e mira a integrare il quadro dell’accoglienza cittadina, soprattutto nei confronti di coloro che fecero più fatica a riassorbire i cambiamenti, a superare le fratture della loro storia e le minacce alla loro identità.

 

sabato, 14 maggio 2016, ore 16.00
Auditorium Santa Margherita
Campo S. Margherita

…E tu slegalo subito,

parole, immagini e disegni a sostegno della campagna del Forum di Salute Mentale contro la contenzione nei luoghi di cura.
Proiezione del film 87 ore. Gli ultimi giorni di Francesco Mastrogiovanni  e delle immagini dai maestri di matita che hanno aderito alla campagna.
Ne discutono insieme a Pietro Del Soldà, giornalista e conduttore radiofonico.
Stefano Cecconi comitato stopOpg nazionale, Giovanna Del Giudice, presidente Conferenza Basaglia, Peppe Dell’Acqua, direttore Collana 180, Grazia Serra, nipote di Francesco Mastrogiovanni, Fabio Visintin, fumettista


Giovanna Del Giudice
… e tu slegalo subito
Sulla contenzione in psichiatria 

2015, pp. 380, € 16.00
ISBN 978-88-7223-238-5


La cura ha come ineludibile precondizione il riconoscimento dell’altro come soggetto, come cittadino, come persona. Deve rappresentare il momento più alto e difficile di un incontro, di uno scambio, di un ascolto. Non può che avere come scopo la promozione della soggettività, l’avvio di processi di emancipazione e insieme guardare al miglioramento delle condizioni materiali di vita. La contenzione è la negazione di tutto ciò.
Giovanna Del Giudice

La contenzione frantuma ogni dimensione relazionale della cura, e fa ulteriormente soffrire esistenze lacerate dal dolore, e dall’isolamento.
Eugenio Borgna

 

domenica, 15 maggio 2016, ore 18.00
Teatrino e parco Groggia

A pugni chiusi

Letture e scritture per resistere
con
Franco Rotelli, Alice Banfi, Giovanna Del Giudice, Pier Aldo Rovatti, Barbara Buoso, Anna Poma

Entreremo, con Franco Rotelli, in una storia che il mondo ci invidia, quella che ha saputo scambiare identità e possibilità, mettendo in campo progetti contaminazioni e ancora vita laddove i “manicomi” e il sapere/potere che li sorreggeva, avevano usurpato e cancellato migliaia di esistenze. La storia di una rivoluzione culturale mai conclusa e sempre a rischio, come raccontano Alice Banfi, Giovanna Del Giudice e Pier Aldo Rovatti, azzardata com’è nella libertà ma contro gli abbandoni della non cura e dell’indifferenza, nella restituzione dei diritti e dei poteri ma contro l’omologazione e la cancellazione delle differenze. Una storia che ci chiama tutti in causa, perché è di tutti la responsabilità di rendere abitabile il mondo per chi nel dolore lo ha perduto e si è perduto.

 

L’istituzione inventata
Almanacco Trieste 1971–2010

a cura di Franco Rotelli

2005, pp. 328 illustrato a colori, € 29.00
ISBN 978-88-7223-234-7

 

Questo libro dispiega quel che un vasto gruppo di persone ha in parte fatto in parte tentato di fare, lavorando a Trieste dapprima con Franco Basaglia e poi per altri trent’anni dopo la sua morte.
Attorno alla questione dei manicomi e via via dei servizi che vennero allestiti per superarlo, cresce poi questa esperienza dentro il più generale sistema sanitario della città.
Tuttora viva e ampia la sua risonanza internazionale, si vuol qui fissarne una parte di memoria, convinti della sua attualità.
Nonostante volute e dovute pedanterie (su nomi ed episodi) e mai asettiche puntigliosità, piacerebbe immaginare che questa storia sia di qualche suggestione ai più giovani. Stimolo a intraprendere, voglia di creare collettivi di azione, capaci di dar senso a una vita, a tante vite attorno a quelle allusioni a “uguaglianza, libertà e fraternità” cui resta ancorato quanto qui ricordato.




 

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