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Luigi Motta

La grande tormenta

Romanzo autobiografico di un’epoca crudele ed eroica

Romanzo autobiografico di uno dei maggiori e più prolifici scrittori italiani del Novecento.
Racconta l'avventura del carcere subito nelle fortezze di Verona, Padova e Venezia per aver aiutato a fuggire alcuni soldati inglesi dopo l’8 settembre 1943.


Dei più che cento romanzi nati dalla fantasia di Luigi Motta, uno solo era rimasto finora inedito, La grande tormenta, in cui narra la sua unica avventura veramente vissuta, e cioè il carcere subito nelle fortezze di Verona, Padova e Venezia per aver aiutato a fuggire alcuni soldati inglesi dopo l’8 settembre 1943.

Queste pagine, ritrovate fra le carte dello scrittore, custodite alla Biblioteca Civica di Verona e che vedono la luce solo ora nella revisione del 1963 fatta dall’amico giornalista Giulio Cesare Zenari, conservano intatto il loro interesse insieme umano e storico.
Nella vicenda si alternano la cronaca documentata e dolente, vissuta in prima persona dall’autore, dei tempi che precedono la liberazione nelle province venete, a una storia romantica e a “suspence” tra due giovani sposi separati dalla guerra. In questo genere di scrittura, in cui l’avventura si lega alla storia, alla autobiografia, ma dando spazio anche all’invenzione, Motta si mostra, anche per i lettori di oggi, scrittore abile, sicuro, capace di attirare l’attenzione e di tenerla ferma fino all’ultima pagina.

Revisione di Giulio Cesare Zenari
A cura e con una introduzione di Carla Azzolini
Postfazione di Claudio Gallo e Giuseppe Bonomi

 

 

 

  • Italiano
  • 2010
  • pp 410
  • EUR 18,00
rassegna stampa
10/02/2010 - L'Arena
L'unica vera storia di Luigi Motta