La questione dell’Alto Adige rivive nell‘immediatezza dei discorsi pronunciati in Parlamento dai personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia e di quel piccolo fazzoletto di terra compreso tra Salorno e il Brennero. Un itinerario storico e politico attraverso gli interventi e i dibattiti svoltisi, tra il 1918 e il 1943, alla Camera e al Senato del Regno d’Italia, ma anche nei parlamenti d’Austria, di Germania, della Baviera. Per riscoprire la dimensione nazionale ed europea di una questione di confine.
Prefazione di Francesco Palermo
Dall’Indice
Parte I / Prima del 1918. Il prologo del dramma
Il Brennero e l’incubo del “confine sicuro”
Un nome: Alto Adige
Vienna tempestosa
Venti giorni all’alba
Parte II / 1919-1920. Annessione o plebiscito?
Le promesse di Tittoni
“Ora e sempre no!”
La vittoria mutilata
Trattato senza pace
Parte III / 1921-1923. All’armi siam fascisti
Per la prima volta al voto
“… al Brennero ci siamo e ci resteremo…”
Le lingue tagliate
Voci dal Trentino
Tracce del passato
Difficoltà del presente
Autonomia. Ma quale?
La verità di Credaro
Flor e Degasperi
… di quest’aula sorda e grigia…
Democrazia al capolinea
Parte IV / 1924-1928. Il dittatore e i parlamenti
“O con noi o contro di noi!”
E il Verband resta a guardare
I bilanci di Tolomei
Tempesta in febbraio
Inizio in Baviera
Con la velocità del fulmine
Al Reichstag
Mussolini al Senato
Alto Adige o Alto Trentino?
Le voci che si spengono
Bolzano o Bolgiano?
Vienna parla, Roma risponde
Parte V / 1929-1943. Tra due dittature
Gli anni del silenzio
Il plebiscito del 1929
Gli anni del consenso
Tolomei e la “Zona”
1934: l’ultimo voto
La Camera dei Fasci e delle Corporazioni
“Ma poi, quando si tratta degli sloveni dell’Istria e dei tedeschi del Tirolo, allora spariscono l’autodecisione, la stirpe, la razza, la storia. Si chiudono in un cassetto, se ne apre un altro, se ne cava fuori un altro fantoccetto: la difesa strategica che è anche, secondo il mio modesto parere, uno sproposito marchiano.”
Filippo Turati, settembre 1919